Lampredotto, Panino al Lampredotto, Lampredotto inzimino e perché no? Carbonara di Lampredotto!
( con ricetta! )
‘Aurelio ì Re del Lampredotto’ è famoso per quello che è uno dei simboli gastronomici di Firenze. Il Lampredotto si prepara e si mangia per strada, al piatto o nel panino, con sale e pepe o salsa verde, e piccantino se piace, quello che conta, oltre al saper fare e alla maestria dello chef, sono la genuinità e la freschezza di ogni singolo prodotto usato per confezionare questo piatto come vuole la tradizione.
Ma cos’è la tradizione senza creatività? Accanto ai capisaldi della cucina fiorentina ‘Aurelio ì Re del Lampredotto’ introduce periodicamente ricette rivisitate, partendo sempre dalle preparazioni storiche.
Al chiosco di piazza Tanucci a Firenze l’innovazione è di casa. La sperimentazione abbraccia tutti i palati, stuzzica la fantasia dei più curiosi, lega tra loro le specialità culinarie fiorentine e toscane, ma anche quelle delle altre regioni d’Italia. Uno dei primi piatti più amati, al quale è stata dedicata anche una giornata mondiale, è la Carbonara.
La Carbonara di Lampredotto nasce dall’estro dello chef, Marco, di voler essere al passo con i tempi, basandosi su cose vere, di tradizione culinaria italiana e internazionale. Dopo aver viaggiato su e giù per l’Europa, e aver assaggiato, mangiato e piluccato in giro, lo chef ha avuto un’intuizione: l’uovo deve star bene anche col Lampredotto. In Austria c’è la frittatensuppe, piatto tipico austriaco della zona di Salisburgo dove l’uovo viene cotto nel brodo caldo, di carne o di verdure, e la zuppa è servita con verdure e tagliatelle di crespelle fatte con l’uovo sbattuto. La sostanziosa bistecca alla Bismarck a sua volta prevede questi due elementi: carne e uovo. Il Lampredotto è il quarto stomaco bovino, l’abomaso, lessato nel brodo.
La Ricetta
Uovo e brodo, carne e uovo, carne e brodo… il sillogismo è semplice. Il Lampredotto deve sposare l’uovo. E al chiosco di piazza Tanucci iniziano mesi di prove, con le uova usate in varie vesti, cotte a parte e messe sul Lampredotto, aggiunte a crudo o sbattute, il sapore c’era ma mancava qualcosa. Dalla sperimentazione, al colpo di genio, alle nozze. La mente illuminata dello chef va alla cucina tipica romana e alla carbonara. La preparazione vien da sé: Prendere le uova, unirle al brodo caldo e montarle fino a creare una cremina in cui l’uovo è portato a temperatura, per poi aggiungere la pancetta, il pecorino romano e infine il Lampredotto. Una poesia, più che una ricetta. Ecco come nasce la Carbonara di Lampredotto. Lanciato da una settimana è già diventato uno dei piatti più ambiti degli avventori e degli affezionati di ‘Aurelio ì Re del Lampredotto’.
Venti ricette estrose e innovative ruotano periodicamente nel menu, dal Lampredottto al Ragù di Cinghiale, allo Stufato di Quinto Quarto. Nel pieno periodo del Tartufo Bianco di San Miniato, l’abbinamento col gioiello dei boschi toscani è d’obbligo. Mangiare insieme questo piatto fa pregustare l’autunno, mette in pace con il mondo.
Ma la cucina di ‘Aurelio ì Re del Lampredotto’ non si ferma mai e spazia nei piatti tipici di tutta Italia e sta per abbracciare anche la tradizione culinaria napoletana. Antonio porta la sua esperienza partenopea, Lorenzo e Laura si mettono al lavoro e Marco dirige l’orchestra: in sperimentazione c’è il Lampredotto sasiccia e friarielli. Seguiteci, vi terremo aggiornati.
Dove mangiare la Carbonara di Lampredotto? Da Aurelio ì Re del Lampredotto in piazza Tanucci
Aperto dal lunedì al sabato dalle 10 alle 16
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